Guglielmo Pizzirani, un pittore bolognese nel cuore della nostra memoria

di Cristina Baldini


Raccontiamo oggi la biografia di un pittore italiano dimenticato, Guglielmo Pizzirani, paesaggista e maestro del colore. Diverse sue opere sono recentemente pervenute dagli eredi e poste sul mercato, anche se a prezzi modesti. Perché è un pittore che andrebbe rivalutato.
«Per la spiritualità nell’arte non c’è tempo.
Essa sfugge alle umane caducità, non è mai vecchia e non è mai nuova:
È, perché è essenziale; o meglio, è il modo essenziale per esprimere la Verità.
L’essenziale è ciò che non viene dall’artista, ma attraverso l’artista». Luigi Pericle

Guglielmo Pizzirani (Bologna, 1886 – 1971) è stato un pittore e insegnante italiano.
Frequenta l’Istituto di Belle Arti sotto la guida del Gorini e del Ferri e già in questo periodo collabora validamente ad attività di restauro e decorazione su monumenti della sua città.

Sera
Olio su tavola cm 28 x 24 (casa d’aste Santa Giulia)
Dal 1909 si dedica all’insegnamento ed è presente alle tre Secessioni Romane (’13- ’14- ’15). Nel 1920 comincia a partecipare, su invito, alle Biennali di Venezia e nello stesso anno la Società “Francesco Francia” allestisce la sua prima personale. Nel 1931 iniziano, invece, le numerose partecipazioni alle Quadriennali di Roma.
Nel 1965 riceve la medaglia d’oro e il diploma per benemerenza per i meritevoli dell’arte e della cultura del Ministero della Pubblica Istruzione[1] e diversi premi dalla Provincia di Bologna.

Paesaggio (1968 / 1970)
Olio su tavola cm 40 X 30 (asta giudiziaria)
Muore nel 1971, ma anche dopo la sua scomparsa sono moltissime le sue opere inserite in importanti rassegne e manifestazioni, nonché le mostre personali antologiche.

Sera
Olio su cartoncino cm 50 X 72.5 (1940) – (ancaaste)
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