Hidetoshi Nagasawa, una mostra a Palazzo Reale di Napoli

Inaugurata la mostra “Sotto il cielo e sopra la terra”, curata da Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, che resterà aperta al pubblico fino al prossimo 10 marzo 2020

NAPOLI – Il Palazzo Reale di Napoli ospita la mostra “Hidetoshi Nagasawa. Sotto il cielo e sopra la terra”, a cura di Anna Imponente, direttore del Polo museale della Campania, realizzata con Paolo Mascilli Migliorini, direttore di Palazzo Reale in collaborazione con la Fondazione CAMUSAC-Cassino Museo D’Arte Contemporanea di Cassino, diretta da Bruno Corà, e con il prezioso contributo di Ryoma Nagasawa.
Scultore tra i più noti a livello internazionale, Nagasawa (Tonei, Manciuria, 1940 – Ponderano, Biella, 2018) arrivò in Italia a ll’età di ventisette anni, e qui ha trascorso il resto della sua vita.
L’esposizione porta all’attenzione del pubblico la capacità dell’artista di creare opere in perfetta armonia con il tutto, e in cui l’idea di sospensione, il senso di galleggiamento nello spazio acquisiscono centralità.
“Le installazioni di Nagasawa – spiega Anna Imponente – calate nella architettura razionale delle forme geometriche tardo manieriste di Palazzo Reale esprimono, in opposizione, il concetto estetico e filosofico del ‘Ma’, l’intervallo dello spazio ‘vuoto’ tra più elementi strutturali, in posizioni indefinite e sospese.”
Tra le opere esposte: nella corte d’onore, il maestoso Pozzo nel cielo, 1995-2014; Barca, 1983-1988, realizzata in ottone e carta, che si aggrappa alle pareti dello Scalone monumentale di accesso; il Groviglio di quanta, 2014 e Matteo Ricci, 2010, composta da otto elementi in marmo di Carrara e acciaio adagiati a terra. Si tratta di installazioni che si appoggiano, appunto, con improbabili equilibri, abitano lo spazio con forza e leggerezza e la solidità dei materiali e la geometria caotica delle forme si contrappone agli spazi dell’edificio.
La mostra propone anche una selezione di opere grafiche in cera e carboncino che configurano galassie e paesaggi, e riecheggiano dell’idea di uno spazio delimitato e concluso, tipico dei giardini orientali.
A corredo della mostra anche un catalogo Graus Editore (Napoli), con i testi di Bruno Corà, Presidente Fondazione Burri, Anna Imponente, Direttore del Polo museale della Campania e curatrice della mostra, Eloisa Saldari, critico d’arte, e con un’introduzione di Paolo Mascilli Migliorini, Direttore del Palazzo Reale di Napoli.
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