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Giovanni Borgonovo, 12 opere inedite dalla collezione Calchi Novati di Milano

di Cristina Baldini

“ Un paesaggio accarezzato “ opera dalla Collezione Calchi Novati di Milano – Copyright Magnolia Arte

La (ri)scoperta di un artista che ha fatto grande il ‘900

Un nome importante del ‘900 italiano, un nuovo viaggio per scoprire l’arte e il talento di Giovanni Borgonovo, artista per il quale è in atto un ritorno di interesse e apprezzamento grazie alla curatela di Loris Zanrei, editore e gallerista, e al lavoro dell’archivio collezione Giovanni Borgonovo 2019.

“ Ci sono ricordi che non accadono mai “ opera dalla Collezione Calchi Novati di Milano – Copyright Magnolia Arte

Borgonovo nasce a Milano e frequenta l’Accademia di belle arti di Brera, dove diventerà professore. Ritrattista di grande espressività, si distingue anche come paesaggista di campagne e montagne nei pressi di Milano e della Lombardia. Dipinge dal vero, una natura pacata e sommessa, senza lirismo. Dal 1915 al 1920 produce opere divisioniste. Nel 1920 vince il Premio Principe Umberto con il dipinto a olio Tramonto dicembrino nella campagna milanese, che viene acquistato dall’industria Edison. Nel 1914 e nel 1939 partecipa alla Mostra La Permanente rispettivamente con Tristezza immobile (nevicata) e poi 3 opere. Partecipa all’Esposizione Nazionale di Brera nel 1916 e nel 1922 con Paesaggio e Tramonto sul Lambro. Partecipa anche a 7 Biennali di Venezia che gli consentono di ampliare le sue produzioni in tutta Europa.

Nel suo lavoro, rimase esterno a tendenze avanguardistiche di tipo futurista così come ai classicismi da riprodurre, proseguendo sempre con il suo stile. Si spegne a 94 anni nell’estate 1975 e viene tumulato in un colombaro del Cimitero Maggiore di Milano. Nel 1998 un suo dipinto viene battuto all’asta da Sotheby’s “conquistando” collezioni private di tutto il mondo.

“ La stagione della rinascita “ opera dalla Collezione Calchi Novati di Milano – Copyright Magnolia Arte

Investire nel classico, Giovanni Borgonovo (Milano, 26 giugno 1881 – Milano , 21 luglio 1975)

Il periodo che va dai primi del Novecento agli anni Sessanta è davvero intenso per l’arte italiana e Giovanni Borgonovo vive da protagonista avanguardie storiche, ritorni all’ordine, contaminazioni, ma anche cenacoli dove pittori, scultori, poeti, critici d’arte si riuniscono per parlare di poesia, arte, filosofia magari intorno a un minestrone consumato tradizionalmente a mezzanotte o sfidandosi a bocce sotto il sole della Versilia, dove amava soggiornare per lunghi periodi.

“ Un paesaggio Lombardo “ opera dalla Collezione Calchi Novati di Milano – Copyright Magnolia Arte

Durante la sua carriera, Giovanni Borgonovo respira in Italia, Francia e Inghilterra i grandi movimenti artistici – impressionismo, divisionismo, fauvismo, espressionismo, cubismo, futurismo, metafisica, astrattismo, dadaismo, surrealismo – con il carattere del grande artista che tutto osserva e sperimenta e interpreta, elaborando ogni volta tratti diversi, fecondi che tendono sempre verso un oltre e sfociano poi nello stile largo e personalissimo che spalanca la sua maturità di grande narratore di paesaggi e atmosfere che sono luoghi ideali dell’anima.

Questa nuova collezione di 12 opere rappresenta gli anni ‘50 e ‘60, la famiglia Calchi Novati, in possesso della collezione precedentemente di proprietà di Edison, decide di disporre in vendita l’intera collezione attraverso Magnolia Arte, piattaforma e azienda specializzata nella gestione e valorizzazione delle opere d’arte del patrimonio italiano. L’esposizione di queste opere, quasi tutte inedite e sconosciute al pubblico, offre la possibilità di conoscere e apprezzare la poetica di un grande pittore del Novecento italiano di radice eminentemente lombarda, eppure profondamente legato alle vicende artistiche europee del suo tempo. Borgonovo nelle sue opere evoca il tema del paesaggio, districandosi anche nel tema della solitudine nel ritratto, e nel tema della visione e dell’incomunicabilità. È proprio in questa dimensione esistenziale che si sítua la sua personalità. Serve oggi a noi per reinserirlo nella storia dell’arte. Borgonovo , infatti, è un grande pittore italiano, oltre che uno dei principali pittori milanesi. È un artista la cui immagine mancava alla conoscenza degli studiosi. Oggi, non potremo più guardare la storia del Novecento senza inserire le tessere della sua pittura.

P U B B L I C I T A’

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