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mercato dell’arte: Ottimi risultati per l’arte moderna da Christie’s Londra

monet
Claude Monet (1840-1926)La Gare Saint-Lazare, vue extérieure

L’asta serale promossa daChristie’s la sera del 20 giugno ha superato le sensazioni negative della serata precedente grazie ad un catalogo d’arte impressionista e moderna di 44 lotti (uno ritirato, un lavoro di Berthe Morisot), di cui ben 37 venduti pari al 84% per numero e ben il 96% per valore, per un ricavo totale di 128 milioni di sterline, verso la stima alta di 96,4-134,6 milioni di £ prima delle commissioni. Solo due garanzie di parte terza hanno aiutato il risultato, per circa un quinto del valore complessivo.
Il catalogo, piuttosto variegato, presentava una forte componente di avanguardie del Novecento, inclusi molti lavori su carta, ma anche sculture di fine ‘800 ed inizio ‘900, e paesaggi impressionisti di Claude Monet.
Monet fra luci ed ombre. L’unico artista con due lotti fra i primi dieci realizzi è infatti Claude Monet; dei quattro lavori proposti, uno non ha trovato compratori, una gelida veduta invernale norvegese, mentre due passano di mano sotto la stima bassa prima dell’aggiunta delle commissioni (entrambi vedute del primo periodo impressionista), di cui una ‘Coup de vent” del 1881 a 4,7 milioni di £, sotto la stima bassa e con ogni probabilità finita al garante di parte terza, mentre una delle 22 rare versioni de ‘La Gare Saint-Lazare’ del 1877, già proveniente dalla collezione Bass, sfiora 25 milioni da una stima a richiesta di 22-28 milioni di £, imponendosi come il realizzo più elevato del catalogo.
Il dipinto raffigura uno dei temi preferiti del primo impressionismo, teso a raffigurare il cambiamento visivo generato dalle locomotive a vapore e omaggio alla modernità borghese che andava affermandosi in seguito alla rivoluzione industriale. La maggior parte delle versioni del dipinto sono ospiti di importanti musei, elemento che rende ancor più appetibile l’acquisto di una delle versioni in mano privata.

Franz Marc record e lavori su carta. La vera sorpresa della serata è stata la lunga contesa per una gouache su cartoncino di Franz Marc, un lavoro del 1912 che raffigura con colori degni della lezione fauvista un gruppo di cavalli, uno dei temi più legati alla figura del prematuramente scomparso artista dell’Espressionismo tedesco, vittima quattro anni più tardi della Grande Guerra.
La composizione, peraltro di media grandezza, ha scatenato una lunghissima contesa in sala e ai telefoni, finendo per realizzare 15,4 milioni di £ da una stima di 2,5-3,5 milioni, un record in sterline per l’artista (ma non in dollari, data la depressione attuale della sterlina inglese). Ottimi risultati in generale per diversi artisti espressionisti tedeschi. Record per un lavoro su carta anche per un altro grande innovatore dell’arte, Kazimir Malevich, con un paesaggio figurativo del 1911, passato di mano alla stima bassa di 7-10 milioni, per 7,9 milioni con le commissioni, un prezzo di tutto rispetto per un lavoro pre-suprematista dalla palette piuttosto cupa e non immediatamente riconoscibile come frutto dell’artista.
Degno di nota anche il record per un lavoro su carata di Eva Gonzales, con una figura femminile a pastello del 1870, aggiudicata 250mila £ a metà della stima.
Il catalogo offriva ben 13 lavori su carta, con risultati altalenanti: ai due record di cui sopra di contrappongono tre invenduti, tutti disegni di Picasso dell’inizio del ‘900, fra cui una testa cubista del 1909 stimata 2,5-3,5 milioni e due acquarelli di dimensioni medio-piccole del 1901 e 1904 facenti parte della collezione di Max Bollag; un terzo lavoro della stessa collezione, una testa femminile del 1906, è invece finita in Asia per 2,4 milioni di £, entro la stima di 2-3 milioni.
Nessuno dei sette Picasso proposti ha superato le stime, ma un ritratto di Dora Maar del 1942 è passato di mano sotto la stima bassa a richiesta di 18-25 milioni, a 19,3 milioni con le commissioni, finendo forse alla parte terza che garantiva il lotto.
Importante ruolo per la scultura. Complessivamente il contributo dei compratori asiatici è stato particolarmente rilevante per l’asta e per i lotti di scultura, ben nove di cui uno solo invenduto (uno dei due lavori di Henry Moore). A guidare i risultati, un classico bronzo del bacio degli amanti di François-Auguste-René Rodin, nella taglia di mezzo, uno dei 10 esemplari fusi in vita dall’artista nel 1890, conteso fino a superare agilmente la stima di 5-7 milioni per finire in Asia a 12,6 milioni di £. Stessa sorte per tutti e quattro i bronzi dell’allieva ed amante di Rodin, Camille Claudel, tutti provenienti dalla stessa collezione ed eseguiti nel 1905, contesi fra due clienti al telefono con personale basato in Asia della casa d’aste, finiti allo stesso collezionista per un totale di 3,3 milioni di £, oltre le stime alte.
Le aste serali riprendono la settimana del 26 giugno con i cataloghi d’arte del dopoguerra, mentre il 27 giugno apre a Londra la fiera Masterpiece.

 

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