Garage Italia diventa anche una galleria d’arte

Si passa la zona bar con tutte le macchinine attaccate al soffitto e nell’officina di Garage Italia a Milano si scopre la prima mostra personale dell’artista americano Blair Thurman, “Nell’acqua azzurra”, in collaborazione con la galleria internazionale Gagosian. «Conosco Larry fin da bambino – racconta il padrone di casa, Lapo Elkann – perché visitavo le sue gallerie con mio nonno ed il rapporto tra noi è sempre rimasto intatto perché condividiamo la comune passione per l’arte e per le Ferrari».
La ricerca di Thurman, artista originario di New Orleans famoso per i neon, spazia dalla Pop art al Minimalismo, dalla musica popolare al cinema degli anni ’70, con una passione per le automobili e i circuiti che lo rende vicino al mondo di Elkann, animatore lunedì sera dell’inaugurazione nello spazio ristrutturato da Michele De Lucchi con bar e ristorante curati da Carlo Cracco.

Complice un’illuminazione tra buio e luce, utile per far emergere dall’officina le automobili come le opere di Thurman, l’ex-stazione Agip Supercortemaggiore su viale Certosa voluta nel 1952 da Enrico Mattei e progettata da Mario Bacciocchi in pieno boom economico diventa così anche una galleria d’arte.

D’altra parte Garage Italia si è proposto subito come uno spazio ibrido. Officina per la personalizzazione delle vetture e ristorante gourmet, al chiuso e all’aperto grazie alla terrazza verdeggiante al piano di sopra, luogo di motori come d’arte. Ci sono sempre infatti un Pistoletto e uno Scheggi della collezione privata di Elkann, nonché Bonalumi e Burri del gallerista Marco Voena. Tutte opere italiane, fino alla mostra temporanea di Blair Thurman che chiude il 17 maggio ed è la prima tappa di una collaborazione creativa con Gagosian tra officina e arte.