Vai al contenuto

Mito Nagasawa, arrivano le prime opere a pittura su tela. La rivoluzione e’ oltre il digitale

Mito Nagasawa 2019

La vera rivoluzione è tornare al passato. Mito Nagasawa dopo aver creato un modello di stile, e essere arrivato al grande successo in Giappone, ha deciso di tornare alla pittura. E’ già pronta una collezione di tecniche miste su tela che saranno presentate al museo di arte contemporanea di Tokio. Una collezione esclusiva che potrebbe restare un evento fine se stesso. Una parentesi. In tal proposito Mito ha raccontato: “ Ho sempre amato e detestato allo stesso tempo il digitale, come anche ho amato e detestato la pittura. Fin da piccolo mi sono avvicinato alla pittura perché mio padre dipingeva e anch’io, quindi, stavo col pennello in mano con l’intento di simularlo. In accademia ho deciso di studiare multimedia, non pittura. Il digitale sembra una libertà, ma, in realtà, sei sempre schiavo di qualcosa, dipendi dalla presenza di una connessione, di un Wi-Fi o dalla necessità di esprimere quello che ti succede attraverso stories e post. Questo a volte mi crea confusione, ma penso possa essere un argomento interessante da approfondire. Sento l’esigenza di guardare quanto gli altri abbiano bisogno di questa cosa. Rigiro la domanda che stai ora facendo a me sugli altri. Cerco di trovare una lettura data dagli altri. Dopo l’accademia ho iniziato a fare video stile pop emoticon in cui cercavo l’evoluzione pittorica nel video stesso. Volevo allargarmi rispetto alla superficie della tela, volevo estenderla. La presenza del frame però toglieva la parte manuale, proprio quel fare che io stesso avevo messo in discussione. Cercavo dispositivi diversi da tela e pennello. Questo però non mi permetteva di meditare, pensare, riflettere. È anche una questione di gesto. Mi serviva la mano e, grazie alla mano ‒ che faceva, sentiva, toccava ‒, io riuscivo, e riesco, a pensare meglio, a immergermi in quello che sto facendo. La tecnologia è molto catchy, ma è di superficie, non mi permette di arrivare a fondo nel sentire, nel percepire. “ In attesa di vedere la nuova collezione continuiamo ad amare la sua arte digitale. Grazie Mito

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: