Un video documentario di Giuliano Besio racconta la poesia struggente del monumentale di Staglieno.


Milano – Un video documentario realizzato con la fotografia dell’artista Giuliano Besio, una produzione LZ Communication per il montaggio dello staff della stessa agenzia di stampa e comunicazione. Un trailer video di poco più di due minuti che racconta con un’estrema delicatezza ed una poesia illimitata il cimitero monumentale di Staglieno. Il documentario è l’inizio di una collaborazione tra l’artista Giuliano Besio e Loris Zanrei , editore e curatore d’arte. “ Abbiamo iniziato con un video documentario – ricorda Zanrei – che ha attirato l’attenzione di diverse case produttrici, ma anche di televisioni digitali del panorama nazionale. A quel punto è nata una collaborazione per sviluppare contenuti che abbiamo a disposizione e l’idea di trovarne di nuovi. La collaborazione con Giuliano Besio è a 360 gradi, è un artista che vive in Francia ed è anche un eccellente chef oltre che un fotografo molto sensibile. Quando ho visto le foto di Giuliano fatte al Monumentale di Staglieno ho voluto immediatamente realizzare un video documentario, era un percorso inevitabile. Con Giuliano abbiamo anche realizzato la copertina di Diciotto Magazine alla mezzanotte del 31 Dicembre 2019, un suo ritratto di Marvelous è entrato nella storia del magazine, è stato l’inizio di una collaborazione che sfocerà in una mostra e sicuramente in un progetto più ampio di produzione di video documentari. “

31 Dicembre 2019
Sono molti a Staglieno i monumenti che ricordano personaggi rappresentativi della storia, della cultura e delle arti, sia nazionali che locali. Così come sono numerosi quelli dedicati a figure pittoresche della tradizione popolare. Alcuni di questi personaggi riposano nel Pantheon, o in luoghi come il Boschetto Irregolare e il Campo dei Mille, dove sono custodite le tombe di molti dei protagonisti delle vicende risorgimentali e garibaldine. Ai caduti delle diverse guerre sono state dedicate spesso aree (ai soldati britannici, nel Cimitero Inglese; a quelli della lotta di Liberazione, nell’area del Porticato Semicircolare; ecc.) o sepolture monumentali (si pensi, ad esempio, al mausoleo dei caduti della I guerra mondiale, o al monumento alle vittime delle deportazioni nazifasciste, lungo il Veilino; o ai diversi monumenti dedicati alle varie armi.

LZ Communication 2020
Il video :
Fotografia di Giuliano Besio – Montaggio e Produzione : LZ Communication – Musica: AbX John Stilm
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