I colori della Street Art invadono l’Italia

Un’arte che vivacizza e dà nuova energia ai quartieri e agli angoli più grigi delle città. La Street Art, con la sua ondata di colore ha trasformato in un vero e proprio museo a cielo aperto anche la 102esima edizione del Giro d’Italia. Tappa dopo tappa, alcuni fra i più noti writer e artisti di strada italiani hanno infatti portato la loro creatività, energia e originalità lungo i tremila chilometri della gara, colorando di mille sfumature l’evento sportivo rosa per eccellenza.L’iniziativa è stata promossa da E-Distribuzione, società responsabile del servizio di distribuzione e misura dell’energia elettrica di media e bassa tensione in più di 7400 comuni italiani, che ha messo a disposizione sei cabine elettriche, sparse lungo il percorso toccato dalla competizione ciclistica, che nelle mani dei writer sono diventate tele per la street art.

Il progetto di arte urbana è partito da Bologna con la cabina situata in via Andrea Costa che ora è un’opera artistica, grazie all’intervento del writer bolognese Casciu (classe 1982) del collettivo Timmerman. Ritrae il volto di un corridore sulla cui espressione si legge lo sforzo atletico, mentre pedala fra distese di colline e vallate. L’artista accosta metaforicamente il ciclista e il paesaggio all’azienda elettrica, presente capillarmente sul territorio.

Dopo il capoluogo emiliano, il percorso artistico ha fatto sosta nella cittadina marchigiana di Pedaso, nell’ambito dell’ottava tappa Tortoreto Lido – Pesaro del Giro. Nella cabina di via de Gasperi 24, si può ammirare il murales dell’artista Turbosafari. Offre un’istantanea surreale e onirica del paesaggio italiano durante l’attesa manifestazione sportiva.

Nella decima tappa Ravenna – Modena, in cui i ciclisti hanno attraversato il comune bolognese di Castelmaggiore, l’artista Giulio Vesprini ha espresso la sua creatività. Rappresentando sulle facciate della cabina di via Matteotti i colori delle maglie del giro, dalla rosa alla ciclamino, fino alla maglia azzurra e quella bianca, insieme alle forme colorate dei diversi paesaggi italiani toccati dall’evento sportivo.

Nel comune torinese di Piverone, poi, protagonista della quindicesima tappa Ivrea – Como, sulle pareti della cabina di via sulla strada provinciale SP 56 – Via Strada Nuova, c’è l’opera di Neve. È uno dei maggiori esponenti del neo-muralismo in Italia. Fasci luminosi fanno da sfondo a una figura femminile ritratta in stile neorealistico. Inglobata in un fascio di luce, da lei stessa generato con il rapido movimento della mano, il vortice del Giro la racchiude e allo stesso tempo la mette in connessione con ciò che la circonda.

Per la diciottesima tappa Valdora/Olang Santa Maria di Sala, a Cortina d’Ampezzo l’artista lodigiano Geometric Bang ha decorato le facciate della cabina situata sulla strada statale 51, ha rappresentano l’energia elettrica che diventa rete. Su tutto domina una stella luminosa, simbolo dell’intensità e della potenza della distribuzione dell’energia.

Infine, sempre lungo la tappa 18, il percorso di street art arriva al traguardo con l’ultima cabina elettrica situata in località Roggia, nel comune di Longarone. Lo stesso artista che ha colorato la regina delle Dolomiti, qui ritrae un ciclista visto dall’alto in fuga verso la vittoria, sostenuto da una scia di energia. Il corridore festeggia la vittoria, incastonato all’interno di una lampadina, in cui si ricrea una porzione del Giro d’Italia.

Con questo progetto E-Distribuzione valorizza le infrastrutture elettriche, trasformandole da presidi fondamentali per garantire il servizio elettrico a elementi di pregio estetico, integrate nel territorio. Proprio come il Giro d’Italia, l’azienda attraversa tutta la penisola operano quotidianamente per garantire un servizio primario e di qualità a tutti i suoi clienti.
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