Nella collezione di Magnolia Arte una tavola fiamminga del XVI secolo, in ambito Michael Coxie 1499–1592
A cura di redazione

Il ritrovamento ha il sapore di un racconto antico, di quelli che gli storici dell’arte inseguono per decenni e che i collezionisti sognano di ascoltare almeno una volta nella vita. Durante il recente riordino dei depositi di una storica collezione privata del Nord Europa, i curatori di Magnolia Arte hanno individuato un raffinato dipinto a olio su pannello ligneo, subito riconosciuto come opera di scuola fiamminga del XVI secolo, per la qualità tecnica del supporto e l’intensa resa psicologica del volto.

Il ritrovamento
Il dipinto, custodito per anni senza un’attribuzione documentaria, era accompagnato solo da un vecchio cartiglio manoscritto che riportava la dicitura “Scuola delle Fiandre, 1500 ca.”. La recente osservazione diretta sotto luce radente e la valutazione della craquelure del pannello — compatibile con superfici antiche non ritoccate in modo invasivo — hanno convinto gli esperti della collezione a inserirlo nel linguaggio del Rinascimento nordico, vicino ai modelli spirituali e ai canoni figurativi diffusi negli atelier tra Anversa, Bruges e Gand.
Iconografia e stile
L’opera raffigura un busto maschile sacro, con lo sguardo lievemente inclinato verso il basso, avvolto da un’aureola dorata appena accennata e un fondo scurissimo, privo di decorazioni: un impianto che conferma la probabile destinazione originaria alla devozione privata, più che a una pala d’altare pubblica.
L’assenza di attributi agiografici specifici e la forza espressiva del tratto, ottenuta con la tecnica delle velature d’olio stratificate, orienta l’interpretazione verso una figura di Cristo dolente (Ecce Homo) o un santo giovane evangelista, soggetti ricorrenti nella produzione intimista nordica della prima metà del ’500.
Pur non essendo un’opera firmata, la tavola si colloca nell’alveo culturale di un autore fiammingo formato su modelli prossimi a Michael Coxie, uno dei più influenti maestri del periodo, noto per aver introdotto nelle Fiandre un linguaggio mistico ispirato ai modelli italiani e reinterpretato con rigore nordico.
Scheda tecnica essenziale
Tecnica: Olio su pannello (probabilmente rovere) Epoca: XVI secolo, Fiandre rinascimentali Misura della tavola: 48 × 39 cm Composizione: mezzo busto contemplativo, soggetto sacro Stato: compatibile con opera antica a craquelure naturale
Verso l’asta
Magnolia Arte ha annunciato che il dipinto farà parte del prossimo catalogo “Old Masters & Scoperte Collezionistiche”, che verrà proposto al pubblico internazionale in una vendita all’asta programmata nei primi mesi del nuovo anno. L’opera sarà infatti battuta dalla stessa casa d’aste, piattaforma che negli ultimi anni si è distinta per scoperte, recuperi e valorizzazioni nel campo della pittura antica europea.
L’opera si inserisce in una fascia di mercato che, allo stato attuale, la colloca tra i 3 e gli 8 mila euro come valore orientativo, prezzo interessante per collezionisti attratti dal Rinascimento fiammingo, dalle opere di atelier e dai volti sacri carichi di introspezione psicologica.
Interesse collezionistico
Secondo gli esperti di archivi internazionali come il RKD, opere di questo tipo, prive di firma ma perfettamente coerenti con la lezione di maestri come Coxie, hanno un potenziale importante nel segmento dei dipinti devozionali antichi, soprattutto se proposti come scoperte con forte racconto curatoriale.
L’attesa ora è per la presentazione ufficiale del dossier completo: un momento in cui l’opera non sarà solo un volto sacro emerso dal buio del tempo, ma un simbolo palpabile della potenza emotiva della pittura fiamminga, ritrovata, studiata e pronta per una nuova vita nelle sale d’aste.
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