Le mostre da non perdere ad aprile 2024 in Italia: dagli Impressionisti a Modigliani
A cura di redazione

Tanta arte da scoprire ad aprile in Italia. Da Velázquez a Modigliani a Jean Cocteau. E poi le Affinità elettive tra Picasso, Matisse, Klee e Giacometti. Femminismo nero, conflitti globali, ma anche videoarte, reperti archeologici, scienza e tatuaggi. Questo è il mese ideale per trascorrere dei weekend all’insegna della cultura e della bellezza visitando una città, a Venezia parte la Biennale, Roma a 150 anni dalla nascita, dedica una mostra agliImpressionisti, a Firenze festeggia il grande ritorno di Modì mentre la Reggia di Caserta celebra il genio di Vanvitelli. Abbiamo raccolto l’apertura di nuove mostre e gli appuntamenti in corso da non perdere, non c’è che da scegliere.
Tanta arte da scoprire ad aprile in Italia. Da Velázquez a Modigliani a Jean Cocteau. E poi le Affinità elettive tra Picasso, Matisse, Klee e Giacometti. Femminismo nero, conflitti globali, ma anche videoarte, reperti archeologici, scienza e tatuaggi. Questo è il mese ideale per trascorrere dei weekend all’insegna della cultura e della bellezza visitando una città, a Venezia parte la Biennale, Roma a 150 anni dalla nascita, dedica una mostra agliImpressionisti, a Firenze festeggia il grande ritorno di Modì mentre la Reggia di Caserta celebra il genio di Vanvitelli. Abbiamo raccolto l’apertura di nuove mostre e gli appuntamenti in corso da non perdere, non c’è che da scegliere.
Impressionisti – L’alba della modernità

Paul Lecomte, Bateau sur la riviere, Olio su tela 55 x 48 cm – Collezione privata
Roma, Museo Storico della Fanteria, fino al 28 luglio
A 150 anni dalla nascita, Roma dedica una mostra agli Impressionisti. Ospitato al Museo Storico della Fanteria (piazza Santa Croce in Gerusalemme 9, Roma), il progetto espositivo “Impressionisti – L’alba della modernità” raccoglie oltre 160 opere realizzate da 66 artisti, tra cui spiccano Monet, Manet, Sisley, Degas, Renoir, Pissarro, Cezanne, Gauguin, l’italiano De Nittis e altri grandi firme. Un’attenzione particolare sarà dedicata alle sperimentazioni applicate al disegno e alla stampa. La mostra antologica dedicata al rivoluzionario movimento artistico, promossa da Navigare Srl e coordinata con il supporto del comitato scientifico presieduto da Vittorio Sgarbi, aveva già risvegliato l’interesse al Mastio della Cittadella a Torino durante la primavera del 2023. L’esposizione ripercorreva la storia del movimento Impressionista, attraverso dipinti, acquerelli, sculture e ceramiche. Tuttavia, ciò che rende unica questa mostra nella capitale sono i bozzetti e le litografie che approfondiscono le tecniche sperimentali degli artisti. Info: navigaresrl.com. Biglietti: www.ticketone.it
Un Velázquez in Galleria

Un Velàzquez in Galleria Borghese, Roma
Roma, Galleria Borghese, fino al 23 giugno 2024
Galleria Borghese (piazzale Scipione Borghese 5, Roma) presenta il dipinto Donna in cucina con Cena di Emmaus, prima opera conosciuta di Diego Velázquez (1599-1660) dalla collezione della National Gallery of Ireland, allestito nella Sala del Sileno in dialogo con i dipinti di Caravaggio. Un confronto tra l’opera di due Maestri assoluti del Barocco. Velázquez, artista internazionale, visitò Roma due volte e, come Rubens, ebbe un rapporto privilegiato con l’Italia, influenzato dall’arte romana.Caravaggio, rivoluzionario nel Seicento, ispirò il fenomeno del caravaggismo, che si diffuse in tutta Europa grazie ad artisti fiamminghi, olandesi, francesi e spagnoli. La mostra esplora il legame tra gli artisti stranieri e la Città Eterna. Info: galleriaborghese.beniculturali.it
Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo
Milano, Mudec dal 28 marzo al 30 luglio 2024
Chi non ne ha uno? Sono molti gli italiani che hanno inciso sulla pelle un ricordo, un messaggio, un simbolo: l’Italia figura al primo posto tra le nazioni con il numero più elevato di persone tatuate, con il 48% della popolazione adulta, seguita dalla Svezia (47%) e dagli Usa (46%). Le origini di questa usanza partono da lontano, Il Mudec, Museo delle culture di Milano con la mostra “Tatuaggio. Storie dal Mediterraneo”, propone un interessante racconto che parte dalle sue più remote origini sulla storia del tatuaggio. Attraverso reperti originali, fotografie e filmati, l’esposizione narra la storia di oltre settemila anni di tatuaggi umani, partendo da Ötzi fino ai tatuaggi contemporanei nelle regioni di conflitto come in Egitto e Siria. La mostra esplora i significati religiosi, sociali e terapeutici dei tatuaggi in diverse epoche e regioni geografiche. Dai tatuaggi religiosidei Crociati ai simboli dei mestieri nel tardo Medioevo, fino alla pratica per scongiurare il rapimento delle ragazze nei Balcani durante l’Impero Ottomano e all’uso terapeutico ed estetico in Nord Africa. Info: www.mudec.it
Capodimonte da Reggia a Museo
Torino, Reggia di Venaria, dal 29 marzo al 15 settembre 2024
La straordinaria collezione di Capodimonte, dopo il successo al Louvre nel 2023, si sposta alla Reggia di Venaria, a Torino. Oltre 60 opere, da Masaccio a Andy Warhol, sono esposte in questo antico palazzo reale, ora patrimonio Unesco. A cura di Sylvain Bellenger e Andrea Merlotti, Capodimonte da Reggia a Museo. Cinque secoli di capolavori da Masaccio a Andy Warhol è un viaggio tra i temi, i momenti e i personaggi che hanno segnato i destini della storica collezione. L’itinerario inizia con un omaggio alle relazioni tra i Borboni e i Savoia, ex padroni di casa a Venaria Reale, attraverso le opere di artisti napoletani che nel Settecento lavorarono alla corte sabauda. Poi la mostra entra nel vivo, rievocando il grandioso collezionismo cinquecentesco dei Farnese tra Roma e l’Emilia: da Tiziano ai Carracci, passando per Parmigianino. Tra le opere principali, la Crocifissione di Masaccio, la Danae di Tiziano, l’Antea di Parmigianino, la Flagellazione di Caravaggio e opere di artisti come Artemisia Gentileschi, Guido Reni e Andy Warhol, offrendo un viaggio attraverso la storia dell’arte italiana. Info: lavenaria.it
Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti
Venezia, Casa dei Tre Oci, Gallerie dell’Accademia. Dal 30 marzo al 23 giugno 2024
La mostra “Affinità elettive. Picasso, Matisse, Klee e Giacometti” in corso fino al 23 giugno alle Gallerie dell’Accademia presenta quaranta opere d’arte provenienti da una delle più raffinate collezioni statali d’Europa, quella del Museum Berggruen di Berlino. Sarà possibile ammirare una selezione di quadri e disegni, opere di Picasso, Matisse, Klee, Giacometti e Cézanne dialogheranno con Giorgione, Sebastiano Ricci, Pietro Longhi, Giambattista Tiepolo e Canova, i capolavori delle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Prendendo in prestito il titolo del celebre romanzo di Johann Wolfgang von Goethe, la mostra Affinità Elettivevuole ispirare un confronto fatto di contrasti e somiglianze fra opere formalmente e temporalmente distanti, eppure spesso accomunate da iconografie e scelte estetiche inaspettatamente vicine.Info: www.gallerieaccademia.it
Ritorni. Da Modigliani a Morandi
Firenze, Museo Novecento, fino al 15 settembre 2024
Il Museo Novecento a Firenze celebra i dieci anni dall’inaugurazione ospitando “Ritorni. Da Modigliani a Morandi”, una grande mostra dedicata alla storia di una delle sue raccolte più pregiate: la Collezione Alberto Della Ragione. Un viaggio, ideato da Sergio Risaliti, a cura di Eva Francioli, Chiara Toti e dello stesso direttore del Museo Novecento, dall’attesoAutoritratto di Modigliani, una tra le opere più valutate al mondo, fino a opere iconiche di grandi maestri del novecento italiano appartenute ad Alberto Della Ragione. Assieme al mitico Autoritratto di Modì, saranno esposte la Natura morta metafisica di Morandi, la Camera Incantata di Carrà e la grande Crocifissione di Guttuso, tutti prestiti di inestimabile valore storico artistico giunti dai grandi musei italiani e stranieri. Info:www.museonovecento.it
Elegy, Gabrielle Goliath

Gabrielle Goliath
Milano, Galleria Raffaella Cortese, da venerdì 5 aprile al 30 giugno 2024
Gabrielle Goliath presenta alla Galleria Raffaella Cortese la sua opera lirica “Elegy”, un tributo al femminismo nero che si esprime attraverso una performance commemorativa itinerante, coinvolgendo sette interpreti vocali femminili in un rituale di lutto. Ogni esibizione è dedicata a una donna o a un individuo LGBTIQ+ vittima di violenza in Sud Africa. La mostra, che include tutte e dieci le performance filmate di “Elegy”, costituisce un momento cruciale nel percorso artistico di Goliath, celebrando e sottolineando l’urgenza politica dell’opera. Attraverso video, suoni, testi e fotografie, l’installazione esplora temi di speranza, confessione e solidarietà transnazionale, sfidando le gerarchie razziali e di genere. Gabrielle Goliath parteciperà alla Biennale Arte 2024. Info: raffaellacortese.com
I Mondi di Marco Polo
Venezia, Palazzo Ducale: dal 6 aprile al 29 settembre 2024
Marco Polo (1254-1324) è certamente il più illustre viaggiatore medievale come narra nel suo celebre “Il Milione”. Rappresenta il massimo interprete della natura mercantile di Venezia, contribuendo alla sua fama come capitale commerciale occidentale. La mostra “I Mondi di Marco Polo. Il viaggio di un mercante veneziano del Duecento” celebra il suo itinerario da Occidente a Oriente a 700 anni dalla morte, esaminando la cultura veneziana del Trecento, l’influenza dei racconti mercantili sulla cartografia e le diverse realtà culturali incontrate durante i suoi viaggi in un’epoca di “pax mongolica”. Attraverso prestiti museali da tutto il mondo, reperti archeologici, manufatti, la mostra ricostruisce la vita e l’opera di Marco Polo, evidenziando la sua importanza storica e l’impatto duraturo sulla conoscenza dei diversi mondi. Info: palazzoducale.visitmuve.it
Un raccolto di consolazione

Un raccolto di consolazione, Casa Testori Novate Milanese
Novate Milanese (Milano), Casa Testori, dal 9 aprile
Arte che nasce dai funghi, la nuova mostra di Casa Testori (Largo Angelo Testori 13, Novate Milanese, Milano) dal titolo “Un raccolto di consolazione” inaugurerà il 9 aprile, in occasione dell’Art Week milanese. È un progetto espositivo che mette in dialogo le ricerche di due artisti, Francesco Fossati e Carlo Steiner, che hanno in comune l’utilizzo di materiale fungino per la realizzazione delle loro opere. A cura di Elisa Del Prete, la mostra si completa con l’esposizione di tre disegni inediti dalla serie Funghiche Giovanni Testori ha realizzato nel 1978. “La mostra è la messa in dialogo di due pratiche artistiche che, a partire da uno sguardo curioso all’ambiente ed ecosistema fungino, in realtà aprono a riflessioni che portano altrove, al segno/disegno e alla forma come elementi compositivi” sottolinea la curatrice. Info:www.casatestori.it
Aljoscha

Aljoscha, Kunstraum Dornbirn, Austria
Milano, Tempesta Gallery, dall’11 aprile al 28 giugno 2024
Le opere di Aljoscha. Mutative transitions into organic utopia, esposte alla Galleria Tempesta (Foro Buonaparte, 68 Milano), attraverso le loro forme delicatamente colorate e traslucide invitano alla riflessione sull’eudemonismo, quella dottrina che considera naturale per l’uomo la felicità, e la bioetica, che si occupa delle questioni morali legate alla ricerca biologica e alla medicina. Le sue opere testimoniano la bellezza e le mutazioni della vita, trasmettendo un messaggio di speranza per un futuro senza sofferenza. La mostra offre un’immersione nelle visioni di Aljoscha su un futuro moralmente e biologicamente arricchito. Info: tempestagallery.com
Io sono un Drago. La vera storia di Alessandro Mendini
Triennale Milano, da sabato 13 aprile al 13 ottobre 2024
Un’ampia retrospettiva a cura di Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain, sull’opera di Alessandro Mendini, architetto, designer, artista e teorico che ha segnato le rivoluzioni del pensiero e del costume del vecchio secolo e del nuovo millennio. Il titolo dell’esposizione “Io sono un Drago” prende spunto da uno dei suoi più emblematici autoritratti per enfatizzare l’unicità della sua figura nel mondo del progetto. La mostra si articola in nuclei tematici e riunisce lavori di formati, materiali e soggetti differenti, opere provenienti da numerose collezioni pubbliche e private e coinvolge voci da tutto il mondo. Info: triennale.org
Jean Cocteau

Philippe Halsman Jean Cocteau, New York, USA. 1949 © Philippe Halsman / Magnum Photos
Venezia, Collezione Peggy Guggenheim: dal 13 aprile al 16 settembre
“Jean Cocteau. La rivincita del giocoliere” è la prima, grande retrospettiva realizzata in Italia dedicata a Jean Cocteau (1889–1963), enfant terrible della scena artistica francese del XX secolo. Non una semplicemente esposizione, ma un’immersione nella vita e nell’opera dell’artista, un viaggio affascinante nella versatilità artistica di Cocteau attraverso oltre centocinquanta opere, inclusi disegni, opere grafiche, gioielli, e arazzi. Provenienti da musei come il Centre Georges Pompidou e collezioni private come la Collezione Cartier, i lavori mostrano lo sviluppo dell’estetica personale dell’artista e i momenti salienti della sua tumultuosa carriera. Info: www.guggenheim-venice.it
Double Take
Venezia, A plus A Gallery, dal 15 aprile al 17 luglio 2024
A plus A Gallery in occasione della Biennale di Venezia presenta “Double Take”, mostra curata dai partecipanti 2024 della School for Curatorial Studies Venice. Attraverso opere che sfidano l’autocontrollo online e la censura, la mostra esplora l’ambiguità e la duplicità nel linguaggio visivo, richiedendo un doppio punto di vista per essere comprese appieno. Rivendicando l’indipendenza del linguaggio artistico e la resistenza al conformismo, “Double Take” offre uno spazio per la riflessione critica e l’espressione creativa in un’epoca iperconessa. Info: aplusa.it
Mário Macilau e Nahom Teklehaimanot
Venezia, Akka Project, dal 18 aprile all’08 giugno 2024
In un’epoca inondata di immagini e titoli, Unspoken Wars. Mário Macilau e Nahom Teklehaimanot(guerre non dette) si avventura oltre la superficie per addentrarsi nelle narrazioni di battaglie silenziose, in particolare all’interno del continente africano. Mentre i conflitti dominano la copertura mediatica, le voci di milioni di persone intrappolate in un tumulto perpetuo spesso rimangono inascoltate. La mostra mira ad amplificare queste voci, fornendo una piattaforma per prospettive raramente mostrate dai media mainstream. Al suo interno, Unspoken Wars cerca di svelare la complessità dei conflitti globali,facendo luce sulle cause sottostanti spesso oscurate dal sensazionalismo. Info: www.akkaproject.com
Cyfest 15, alla Giudecca
Venezia, Crea – Cantieri del Contemporaneo (Giudecca 211-b), dal 19 aprile al 30 agosto
Il festival di media art Cyfest, fondato nel 2007 e organizzato da Cyland Foundation, torna a Venezia in occasione della Biennale d’arte con la 15esima edizione. Il tema è Vulnerability: attraverso la cooperazione tra arte e linguaggi visivi, tecnologia e scienza, la mostra mette in luce la vulnerabilità e la fragilità dell’essere umano e ambientale. Dopo Yerevan e Miami nel 2023, e prossimamente New York, l’evento si apre il 19 aprile con la performance di Nao Nishihara, seguita dal panel “Vulnerability” il 22 aprile. Tra le proposte, spiccano il progetto Drop Tracer di Tuula Närhinen e le pelli coltivate da batteri di Ann Marie Maes, esplorando l’interfaccia tra umano e non umano. Altri lavori includono le installazioni di Elena Gubanova e Ivan Govorkov, i monotipi di Samvel Baghdasaryan, le opere di Fabrizio Plessi, Irina Korina e Alexandra Dementieva. Info: www.cyland.org
Biennale Arte 2024

Gaggiandre. Photo by Andrea Avezzù, Courtesy of La Biennale di Venezia
Venezia, Giardini e Arsenale: dal 20 aprile al 24 novembre 2024
Da qui a novembre, Venezia torna a essere al centro dell’arte internazionale con la Biennale Arte giunta alla 60ª edizione, intitolata “Stranieri Ovunque – Foreigners Everywhere“, è curata da Adriano Pedrosa. Il titolo evocativo è ispirato da un’opera del collettivo Claire Fontaine, esprime profondamente la diversità culturale. Informazioni, aggiornamenti, eventi collaterali qui.
Nostalgia. Dal Rinascimento al Contemporaneo
Genova, Palazzo Ducale dal 25 aprile all’1 settembre 2024
Sarà allestita a Palazzo Ducale a Genova, dal 25 aprile, La mostra “Nostalgia. Modernità di un sentimento dal Rinascimento al contemporaneo”, oltre centoventi opere che esplorano il tema della nostalgia nelle arti figurative dal Quattrocento al Contemporaneo. Tra i capolavori esposti ci sono opere di artisti come Albrecht Dürer, Francesco Hayez, Giorgio De Chirico e Anish Kapoor, provenienti da musei e collezioni private di fama internazionale. La mostra prende spunto dal volume “Dissertatio medica de Nostalgia” di Johannes Hofer del 1688 e traccia un percorso che racconta la nostalgia attraverso diverse epoche e punti di vista, esplorando il tema sia in chiave intimistica che filosofica. Attraverso dipinti, sculture, grafiche e volumi illustrati, la mostra offre una visione corale di un sentimento universale e senza tempo. Info: palazzoducale.genova.it
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